Lesson 8, part 4: La casina delle Civette, Villa Torlonia Rome

La Casina delle CivetteModificaLo stesso argomento in dettaglio:Museo Casina delle Civette.

La Casina delle Civette

Il giardino della Casina delle Civette

L'attuale Casina delle Civette sorge dove si trovava una volta la Capanna Svizzera che, voluta da Alessandro Torlonia, fu costruita 1840 da Giuseppe Jappelli, riparata rispetto al Palazzo principale da una piccola collina artificiale. La Casina odierna conserva solo l'impianto murario a forma di "L", la copertura e il gusto rustico dell'insieme che si presentava, una volta, come l'imitazione di un rifugio alpino.

Su indicazione di Giovanni Torlonia il Giovane, dal 1908, la Capanna inizia ad essere trasformata, per opera dall'architetto Enrico Gennari, in un "Villaggio Medioevale" caratterizzato da porticati, torrette e loggette, decorato da maioliche e vetrate.

Nel 1914 viene installata una vetrata, disegnata da Duilio Cambellotti, raffigurante due civette e dei tralci d'edera. Grazie ad essa ed alla presenza ricorrente di quest'uccello nelle decorazioni, ispirate dall'amore per l'esoterismo di Giovanni, la casina inizia ad essere chiamata Villino delle Civette.

Nel 1917 vengono aggiunte delle nuove strutture in stile Liberty da Vincenzo Fasolo, che cura il lato meridionale dell'edificio.

All'interno la Casina, disposta su due piani, è riccamente decorata da stucchi, mosaici, pitture, sculture eferri battuti. Tra tutte spiccano le numerose vetrate che caratterizzano l'intera costruzione.

Il degrado della Villa inizia nel 1944quando viene occupata da parte delle truppe alleate che vi resteranno fino al1947.

La Casina, già in pessime condizioni al momento dell'acquisto da parte del Comune, subisce, oltre a vari furti ed atti di vandalismo, un incendio nel 1991.

Dal 1992 al 1997 la Casina delle Civette è stata tuttavia sottoposta a un lungo restauro che ha permesso l'apertura al pubblico di questo edificio, primo tra tutti quelli della villa.[7]



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